Altro che stadi vuoti, nebbia e sbadigli. Tm non è il Delle Alpi, che per la Coppa Italia riempie 35 seggiolini su 74000. Tm è un cinema sotto le stelle: e tutti sperano che le meteore non cadano sul proprio campo. E’ qui che l’universo calcio ti attacca allo schermo, è qui che brilla la Dea della Fortuna (o il pianeta sfiga). E’ qui, ancora, che il trofeo abitualmente meno osannato, la Coppa Italia, regala petardi e petardini. In qualche partita, confeziona addirittura i botti di capodanno.
Il 7 gennaio, infatti, si è giocato il sesto turno: un cocktail, alcolico, di gol ed emozioni.
Partiamo con le imprese di giornata: gli Orsetti Golosi (5a divisione) si mangiano in trasferta i resti dei Legionari (3a divisione) e finisce 2-1, il Real Putenza (5a) sprigiona la sua forza senza controllo sul Kainan (3a), ma soprattutto il Bese Team batte 1-0 quelle facce un po’ così del Genova Calcio (settima divisione contro seconda). Fc Internazionale (5a) non è da meno: rifila un sonoro 3-2 alla Cisco Roma, squadra di serie A. Il Bari, invece, riesce a regolare il Topola solo dopo i rigori ad oltranza: veramente infinita questa sfida, finisce 8-7. In tribuna cantavano “abbiamo fame, sbrigatevi”.
La pellicola non si ferma qui. L’AC Sguaranda, capolista in 4a divisione, continua il suo cammino anche in Coppa e butta fuori l’As Roma 1927, formazione di serie B. Altra squadra che torna a casa, e non a testa alta, è l’Augusta Taurinorum: pesa quanto 3 tir sulla schiena il 3-0 subìto dal Meiua United (serie A contro serie C).
L’ultimo grande colpo lo mettono a segno i CarliniBoys, dispersi nei meandri della 7a categoria: 1-0 al Gabrielonia, che si trova in B e ha 2 nazionali in rosa. Fenomeni paranormali.
La Coppa Italia torna il 10 gennaio con 64 partite, tutte da gustare o, se preferite, gustatevi solo la vostra che basta e avanza.
Quanto a chi vi scrive, la Reggina 1982 è spettatrice non pagante dello spettacolo della Coppa Italia: per il terzo anno consecutivo domina i campionati, ma esce al primo turno. Peraltro con l’inattiva Sant’Egidiese. In pratica timbra il cartellino di presenza e torna a casa come se niente fosse: a Reggio, per tutta una sera, Tozzi, Morandi e Ruggeri hanno cantato “Si può dare di più”.
Michele – Fc Reggina 1982
Il 7 gennaio, infatti, si è giocato il sesto turno: un cocktail, alcolico, di gol ed emozioni.
Partiamo con le imprese di giornata: gli Orsetti Golosi (5a divisione) si mangiano in trasferta i resti dei Legionari (3a divisione) e finisce 2-1, il Real Putenza (5a) sprigiona la sua forza senza controllo sul Kainan (3a), ma soprattutto il Bese Team batte 1-0 quelle facce un po’ così del Genova Calcio (settima divisione contro seconda). Fc Internazionale (5a) non è da meno: rifila un sonoro 3-2 alla Cisco Roma, squadra di serie A. Il Bari, invece, riesce a regolare il Topola solo dopo i rigori ad oltranza: veramente infinita questa sfida, finisce 8-7. In tribuna cantavano “abbiamo fame, sbrigatevi”.
La pellicola non si ferma qui. L’AC Sguaranda, capolista in 4a divisione, continua il suo cammino anche in Coppa e butta fuori l’As Roma 1927, formazione di serie B. Altra squadra che torna a casa, e non a testa alta, è l’Augusta Taurinorum: pesa quanto 3 tir sulla schiena il 3-0 subìto dal Meiua United (serie A contro serie C).
L’ultimo grande colpo lo mettono a segno i CarliniBoys, dispersi nei meandri della 7a categoria: 1-0 al Gabrielonia, che si trova in B e ha 2 nazionali in rosa. Fenomeni paranormali.
La Coppa Italia torna il 10 gennaio con 64 partite, tutte da gustare o, se preferite, gustatevi solo la vostra che basta e avanza.
Quanto a chi vi scrive, la Reggina 1982 è spettatrice non pagante dello spettacolo della Coppa Italia: per il terzo anno consecutivo domina i campionati, ma esce al primo turno. Peraltro con l’inattiva Sant’Egidiese. In pratica timbra il cartellino di presenza e torna a casa come se niente fosse: a Reggio, per tutta una sera, Tozzi, Morandi e Ruggeri hanno cantato “Si può dare di più”.
Michele – Fc Reggina 1982
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